19 luglio 2006
Le provocazioni false flag israeliane in Libano
[Nota del traduttore: Un'operazione false flag viene perpetrata da qualcuno e attribuita a qualcun altro]
Washington DC, 15 luglio (1PM EDT) – Il crescente assalto israeliano al
Libano rappresenta un tentativo consapevole di provocare una guerra
generale in Medio Oriente. I soldati israeliani catturati sono
solamente il pretesto per massicce operazioni militari. I portavoce
israeliani stanno facendo costanti accuse che i missili di Hezbollah
sparati su Israele sono stati fabbricati o consegnati dall'Iran. Allo
stesso tempo, gli Israeliani accusano Hezbollah di voler trasferire i
due soldati israeliani catturati alla Siria o all'Iran. Queste
dichiarazioni sono un tentativo di costruire un pretesto per un
improvviso attacco israeliano alla Siria e/o all'Iran. I portavoce
degli Stati Uniti, tra cui il fascista nietzschiano Bolton, ripetono
costantemente la litania per cui la Siria e l'Iran sono sostenitori di
Hezbollah.
Come
potrebbero fare gli Israeliani e i loro alleati Bush-Cheney per portare
una guerra regionale in Medio Oriente? Uno scenario lineare è che, dopo
ulteriori bombardamenti di Israele con razzi che si dicono prodotti in
Iran e che si dicono consegnati con la connivenza della Siria, le forze
di difesa israeliane (Israeli Defense Force, IDF) si scaglieranno
contro Damasco e Teheran. Le misure di rappresaglia siriane e iraniane
saranno assunte dal regime Bush-Cheney come pretesto perché gli Stati
Uniti entrino in guerra. Qui gli Stati Uniti sarebbero apertamente
trascinati in guerra come la coda del cane israeliano. Ma questo è uno
scenario profondamente fallace, che sicuramente genererà enormi ondate
di risentimento contro gli Israeliani e i loro partner statunitensi
mentre tornano a casa i sacchi neri.
Gli scenari false flag sarebbero del tutto più efficaci dal punto di
vista dei pianificatori di guerra. Le notizie della CNN e della MSNBC
di questo sabato mattina hanno sottolineato la situazione di 25.000
Statunitensi bloccati ora in Libano. Questi cittadini sono stati
invitati a registrarsi ai consolati degli Stati Uniti per una possibile
evacuazione. Il Dipartimento di Stato e l'esercito Usa sono stati
notevolmente lenti ad iniziare una tale evacuazione.
Un possibile scenario di provocazione per portare gli Stati Uniti in
guerra è che un elicottero Usa sia colpito e distrutto da un missile
mentre trasporta cittadini statunitensi evacuati dal Libano, uccidendo
tutte le persone a bordo. Il missile potrebbe essere sparato dagli
Israeliani o dai loro alleati tra i falangisti libanesi. Gli Israeliani
annuncerebbero che l'elicottero è stato distrutto da Hezbollah, aprendo
la strada per una campagna di isteria sulla FOX News e il resto
dell'apparato neo-con di lavaggio del cervello per assicurare un
intervento a breve degli Stati Uniti in Siria ed Iran.
Un'alternativa: un gruppo di Israeliani che parlano arabo del Mossad o
delle forze speciali dello Shin Beth, o un gruppo di miliziani
falangisti, raduna una dozzina di Statunitensi e li mitraglia a morte.
I media controllati accusano Hezbollah del massacro, precipitando così
la popolazione statunitense in guerra.
I Falangisti "cristiani" (o "Partito Kataeb") sono stati a lungo una
terza colonna per gli Stati Uniti ed Israele in Libano. Furono i
Falangisti, controllati dalla famiglia Gemayel, a causare la maggior
parte delle uccisioni nel famigerato massacro di Tel-al-Zaatar
nell'agosto 1976, il culmine della guerra civile libanese provocata da
Kissinger. In quel caso i Falangisti fecero il lavoro sporco sotto la
supervisione degli Israeliani. Nonostante i media controllati siano
rimasti in silenzio sulla Falange, è chiaro che sono ancora disponibili
per operazioni sporche.
Con un sinistro segnale, le trasmissioni della CNN hanno presentato
interviste in prima persona con Caroline Shamoun, una presunta
statunitense bloccata in Libano. Questo riferimento richiama Camille
Chamoun, il presidente fantoccio della CIA in Libano che chiamò le
forze Usa nel 1958. L'obbiettivo dell'attuale campagna è, in modo
manifesto, chiamare le forze Usa per intervenire ancora in una crisi
libano-centrica.
Tutti i governi che amano la pace e gli Statunitensi di buona
volontà dovrebbero rendere chiaro che considerano il Mossad, lo Shin
Beth e le Forze di Difesa Israeliane direttamente responsabili per la
sicurezza e il benessere degli Statunitensi bloccati in libano
dall'attuale aggressione. Ogni atrocità contro questi Statunitensi non
può essere attribuita ad Hezbollah, alla Siria, o all'Iran, nessuno dei
quali ha qualche immaginabile interesse nel provocare gli Stati Uniti
ad attaccare. Sono Israele e Cheney ad avere un tale interesse, come è
probabile sia stato discusso durante la visita di Olmert negli Stati
Uniti a maggio o durante la visita di Netanyahu a giugno.
E' imperativo che gli Stati Uniti e la popolazione del mondo siano
vaccinati contro gli scenari da provocazione propagandati ora dalla
CNN, dalla MSNBC e dal resto dei media controllati.
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IL DIPARTIMENTO DI STATO USA E LE FORZE ARMATE ASSENTI SENZA PERMESSO PER GLI STATUNITENSI INTRAPPOLATI IN LIBANO;
CITTADINI DI ALTRE NAZIONALITA' GIA' EVACUATI, MENTRE GLI STATUNITENSI
SONO LASCIATI COME BERSAGLI FACILI PER UNA PROVOCAZIONE DI GUERRA FALSE
FLAG
DI WEBSTER G. TARPLEY
Global Research
Washington DC, 15 luglio (11 PM EDT) L'ipotesi cui sopra ha ricevuto
ulteriore sostegno dalla Fox News Sabato sera. Secondo Silva
Boghossian, una cittadina degli Stati Uniti intrappolata in Libano,
intervistata da Greta Van Susteren alle 10:25 (EDT), "gli Stati Unii
non hanno un piano" per un'effettiva evacuazione dei cittadini
statunitensi in Libano. Secondo la Boghossian, i cittadini italiani e
del Sud Africa nei loro hotel sono stati evacuati "due giorni fa",
ossia giovedì, un giorno dopo che i bombardamenti israeliani ebbero
inizio mercoledì mattina. La Boghossian ha detto che era stata
registrata dalle autorità consolari degli Stati Uniti, ma che "fino ad
ora nulla è successo". Ha aggiunto che le persone con cui ha parlato
erano di nazionalità non determinata. L'hotel in cui si trovava era
allora "pieno di Statunitensi", ha detto la Boghossian alla Fox.
Tutte le zone del Libano sono a breve distanza di volo con un
elicottero dalle sovrane basi britanniche nella vicina isola di Cipro
(Larnaka, etc). Nulla sarebbe più facile che imbastire un ponte aereo
in grado di portare velocemente al sicuro tutti gli Statunitensi in
Libano. Bush, nonostante la sua costante demagogia sul proteggere le
vite degli Statunitensi, sta perseguendo una politica di indifferenza
flagrante a quel che accadrà a questi 25.000 cittadini degli Stati
Uniti. Sono stati esposti come dei panni che asciugano, lasciati come
bersagli facili per qualunque sanguinosa operazione false flag possa
essere preparata dai servizi israeliani di spionaggio. Questa
negligenza criminale è infinitamente peggiore rispetto a Katrina,
perché qualunque strage tra questi Statunitensi rappresenterà un
biglietto di solo andata per l'intera nazione verso la Terza Guerra
Mondiale, una guerra che prima o poi sarà combattuta con armi nucleari
e termo-nucleari. Un vero presidente degli Stati Uniti ora starebbe
avvertendo Israele che lo riterrà responsabile per la vita e la
sicurezza di ogni Statunitense in Libano. L'irresponsabile Bush,
totalmente isolato a San Pietroburgo, è invece concentrato a mostrare
la sua prostrazione ad Olmert. Sta
dunque all'opinione pubblica degli Stati Uniti chiedere efficaci misure
di sicurezza per gli Statunitensi bloccati in Libano, con l'immediata
evacuazione verso Cipro a altre zone sicure.
Webster G. Tarpley
Fonte: http://www.globalresearch.ca
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17.07.2006
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da CARLO MARTINI
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