uruknet.info
  اوروكنت.إنفو
     
    informazione dal medio oriente
    information from middle east
    المعلومات من الشرق الأوسط

[ home page] | [ tutte le notizie/all news ] | [ download banner] | [ ultimo aggiornamento/last update 01/01/1970 01:00 ] 8462


english italiano

  [ Subscribe our newsletter!   -   Iscriviti alla nostra newsletter! ]  



L'ordine regna a Falluja: Napalm, bombardamenti casa per casa, gas


"In Iraq ci sono le scuole, c'è una vita regolare. Poi ci sono alcune cose che non funzionano. A esempio i semafori". (S. Berlusconi, 29.09.04)
Per quanti cercano di seguire l'andamento della situazione in Iraq, il trascorso mese di novembre ha evidenziato due coincidenze solo apparentemente contraddittorie: mai le notizie riguardanti le operazioni di guerra sono state così rarefatte e mai in precedenza, dall'inizio dell'occupazione, le truppe Usa hanno ammesso un numero così elevato di perdite in un solo mese (almeno 137). Ennesima dimostrazione che in Iraq si sta svolgendo un conflitto coperto dal segreto militare...

[8462]



Uruknet on Alexa


End Gaza Siege
End Gaza Siege

>

:: Segnala Uruknet agli amici. Clicka qui.
:: Invite your friends to Uruknet. Click here.




:: Segnalaci un articolo
:: Tell us of an article






L'ordine regna a Falluja: Napalm, bombardamenti casa per casa, gas

Umanità Nova

Umanità Nova, numero 40 del 12 dicembre 2004, Anno 84


"In Iraq ci sono le scuole, c'è una vita regolare. Poi ci sono alcune cose che non funzionano. A esempio i semafori". (S. Berlusconi, 29.09.04)

Per quanti cercano di seguire l'andamento della situazione in Iraq, il trascorso mese di novembre ha evidenziato due coincidenze solo apparentemente contraddittorie: mai le notizie riguardanti le operazioni di guerra sono state così rarefatte e mai in precedenza, dall'inizio dell'occupazione, le truppe Usa hanno ammesso un numero così elevato di perdite in un solo mese (almeno 137).

Ennesima dimostrazione che in Iraq si sta svolgendo un conflitto coperto dal segreto militare.
Difficile anche prevedere se quanto avvenuto a Falluja diverrà un giorno una verità storica, intanto nel presente si può soltanto intravedere e intuire la realtà di una strage che ci riporta alla mente altre analoghe stragi di un passato da cui non siamo mai usciti.
Quello che colpisce è l'identico metodo di definire indistintamente come "ribelli" o "terroristi" tutte le vittime dell'apparato militare Usa, tra le quali è ovvia supposizione ci saranno migliaia di civili che non sono riusciti ad abbandonare le loro abitazioni; le stesse organizzazioni non governative operanti nella città hanno parlato, senza mezzi termini, di genocidio.
L'uso massiccio di bombardamenti, anche con napalm, bombe a frammentazione e gas tossici (vere armi di distruzione di massa), oltre ai cannoneggiamenti e alla guerra casa per casa, non lasciano margini di dubbio in proposito.
Più fonti riferiscono di un numero imprecisato di persone assassinate nonostante sventolassero la bandiera bianca.
Eppure per i vertici militari e i media della disinformazione, in mesi di guerra, nella "roccaforte sunnita" sono rimasti uccisi soltanto insorti, cioè terroristi.
Una sicurezza che ci ricorda quella dei comandi italiani fascisti dopo i massacri contro la popolazione libica, o di quelli nazisti dopo le stragi a Varsavia o a Marzabotto, oppure dei generali Usa dopo gli stermini di interi villaggi in Vietnam.
Poco importano l'età, il sesso o le responsabilità individuali, gli eserciti dei "buoni" e dei "portatori di civiltà" uccidono solo "cattivi" e "incivili".
Non importa che un bambino di Falluja non fosse neppure nato l'11 settembre 2001, il terrore delle democrazie si autolegittima sulla base di un'ideologia che ripropone la superiorità morale dei forti sui deboli, ma anche del capitale sui miserabili.
In questo senso va, probabilmente, inquadrata la divulgazione del filmato reso pubblico dalla potente rete televisiva statunitense Nbc, in cui l'esecuzione a freddo di un iracheno ferito e disarmato rifugiatosi in una moschea semidistrutta di Falluja, da parte di un marine armato di mitragliatore, ha fatto il giro del mondo.
Autentico messaggio terroristico nei confronti dei resistenti e delle popolazioni, in cui si mostra in modo plateale che le truppe occupanti non fanno prigionieri, e allo stesso tempo, operazione di depistaggio per coprire gli orrori commessi su vasta scala durante l'occupazione della città: un "eccesso" compiuto da un singolo, subito reso noto e punito dalla "giustizia" militare, per nascondere le migliaia di civili uccisi, gli ospedali devastati e le sistematiche esecuzioni ordinate dai comandanti dell'operazione "Phantom Fury".
Non è infatti pensabile che immagini come quelle, così come avvenuto nel caso delle torture ad Abu Ghraib, possano casualmente sfuggire al controllo preventivo degli apparati statunitensi.
Tanto più che l'intera operazione sembra essere riuscita nell'intento di avvicinare le diverse componenti della guerriglia ai gruppi e ai metodi più estremi, inasprendo il clima di guerra civile. Per questo è necessario sospettare, nonostante le dichiarazioni di Bush, che settori politico-militari statunitensi stiano puntando in realtà ad un rinvio della scadenza elettorale di gennaio, alle quali risulterebbero prevedibilmente vincenti i partiti islamici e nazionalisti, e prolungare di conseguenza l'occupazione militare a tutela degli interessi economici legati al petrolio. Non è infatti un caso che, già in primavera, Donald Rumsfeld avesse già anticipato tale possibilità, sostenendo che "la violenza terroristica in Iraq sta a dimostrare che la via verso l'autogoverno è irta di ostacoli".
Poco importa se la guerra doveva esportare la democrazia, tanto è una merce senza data di scadenza.

Uncle Fester


rabbia.jpeg

:: Articolo n. 8462 postato il 27-dec-2004 18:07 ECT

www.uruknet.info?p=8462

Link: www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2004/un40/art3512.html



:: The views expressed in this article are the sole responsibility of the author and do not necessarily reflect those of this website.

The section for the comments of our readers has been closed, because of many out-of-topics.
Now you can post your own comments into our Facebook page: www.facebook.com/uruknet





       
[ Versione stampabile ] | [ Spediscila a un amico ]


[ Contatto/Contact ] | [ Home Page ] | [Tutte le notizie/All news ]







Uruknet on Twitter




:: RSS updated to 2.0

:: English
:: Italiano



:: Uruknet for your mobile phone:
www.uruknet.mobi


Uruknet on Facebook






:: Motore di ricerca / Search Engine


uruknet
the web



:: Immagini / Pictures


Initial
Middle




The newsletter archive




L'Impero si è fermato a Bahgdad, by Valeria Poletti


Modulo per ordini




subscribe

:: Newsletter

:: Comments


Haq Agency
Haq Agency - English

Haq Agency - Arabic


AMSI
AMSI - Association of Muslim Scholars in Iraq - English

AMSI - Association of Muslim Scholars in Iraq - Arabic




Font size
Carattere
1 2 3





:: All events








     

[ home page] | [ tutte le notizie/all news ] | [ download banner] | [ ultimo aggiornamento/last update 01/01/1970 01:00 ]




Uruknet receives daily many hacking attempts. To prevent this, we have 10 websites on 6 servers in different places. So, if the website is slow or it does not answer, you can recall one of the other web sites: www.uruknet.info www.uruknet.de www.uruknet.biz www.uruknet.org.uk www.uruknet.com www.uruknet.org - www.uruknet.it www.uruknet.eu www.uruknet.net www.uruknet.web.at.it




:: This site contains copyrighted material the use of which has not always been specifically authorized by the copyright owner. We are making such material available in our efforts to advance understanding of environmental, political, human rights, economic, democracy, scientific, and social justice issues, etc. We believe this constitutes a 'fair use' of any such copyrighted material as provided for in section 107 of the US Copyright Law. In accordance with Title 17 U.S.C. Section 107, the material on this site is distributed without profit to those who have expressed a prior interest in receiving the included information for research and educational purposes. For more info go to: http://www.law.cornell.edu/uscode/17/107.shtml. If you wish to use copyrighted material from this site for purposes of your own that go beyond 'fair use', you must obtain permission from the copyright owner.
::  We always mention the author and link the original site and page of every article.
uruknet, uruklink, iraq, uruqlink, iraq, irak, irakeno, iraqui, uruk, uruqlink, saddam hussein, baghdad, mesopotamia, babilonia, uday, qusay, udai, qusai,hussein, feddayn, fedayn saddam, mujaheddin, mojahidin, tarek aziz, chalabi, iraqui, baath, ba'ht, Aljazira, aljazeera, Iraq, Saddam Hussein, Palestina, Sharon, Israele, Nasser, ahram, hayat, sharq awsat, iraqwar,irakwar All pictures

url originale



 

I nostri partner - Our Partners:


TEV S.r.l.

TEV S.r.l.: hosting

www.tev.it

Progetto Niz

niz: news management

www.niz.it

Digitbrand

digitbrand: ".it" domains

www.digitbrand.com

Worlwide Mirror Web-Sites:
www.uruknet.info (Main)
www.uruknet.com
www.uruknet.net
www.uruknet.org
www.uruknet.us (USA)
www.uruknet.su (Soviet Union)
www.uruknet.ru (Russia)
www.uruknet.it (Association)
www.uruknet.web.at.it
www.uruknet.biz
www.uruknet.mobi (For Mobile Phones)
www.uruknet.org.uk (UK)
www.uruknet.de (Germany)
www.uruknet.ir (Iran)
www.uruknet.eu (Europe)
wap.uruknet.info (For Mobile Phones)
rss.uruknet.info (For Rss Feeds)
www.uruknet.tel

Vat Number: IT-97475012153